martedì 7 ottobre 2014

LA TEORIA DEL RIMBALZO ELASTICO

La spiegazione delle reali cause dei terremoti è stata data nel 1906 dal sismologo americano Harry Fielding Reid che ha formulato la teoria del rimbalzo elastico.
Questa teoria si basa sulla definizione di comportamento plastico o elastico dei corpi:
  • Comportamento plastico: un corpo, sottoposto all'azione di una forza, subisce una deformazione permanente che si mantiene anche quando la forza cessa di agire.
  • Comportamento elastico: un corpo, sottoposto all'azione di una forza, subisce una deformazione non permanente; infatti il corpo, al cessare della forza, recupera la propria forma originale. Tuttavia, se la forza aumenta sempre di più, il corpo giungerà ad un punto critico estremo che porterà alla rottura e alla propagazione dell'energia accumulata, stabilendo un nuovo equilibrio.
Secondo Reid, prendendo come spunto il devastante terremoto a San Francisco del 1906, le rocce della crosta terrestre nei pressi delle faglie presentano un comportamento elastico. Le rocce, infatti, si deformano lentamente a causa del movimento delle placche e contemporaneamente accumulano energia elastica.
A questo punto si raggiunge il punto critico  (Carico di rottura), le rocce si spaccano improvvisamente e liberano energia elastica sotto forma di calore e di energia cinetica tramite onde sismiche. 
Il luogo della crosta terrestre dove avviene tale rottura si chiama Ipocentro (o Fuoco), mentre il corrispondente sulla superficie terrestre è chiamato Epicentro.

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