I Minerali si formano generalmente da processi prevalentemente inorganici e possiedono proprietà fisiche (durezza, colore, lucentezza) che ci permettono di riconoscerli.
Il Quarzo: un esempio di minerale |
Essendo formati o da un solo elemento o da un composto chimico, i minerali vengono espressi con formule chimiche.
La disciplina che studia i minerali e le loro proprietà è la mineralogia.
La maggior parte dei minerali sono "policristallini", ovvero formati da
cristalli che sono corpi solidi formati da particelle aventi una distribuzione regolare nello spazio.
Ogni minerale è caratterizzato da una particolare forma geometrica chiamata "Abito cristallino" che corrisponde alla forma in cui si accrescono i cristalli del minerale.
Internamente, invece, gli atomi che formano i cristalli sono disposti secondo una particolare disposizione chiamata "Reticolo cristallino" in cui la più piccola unità tridimensionale, che conserva la struttura chimica e quella del minerale, è chiamata "cella elementare".
Ad esempio nel cloruro di sodio (NaCl) la cella elementare ha la forma di un cubetto derivato dalla disposizione degli ioni.
I vertici della cella elementare sono chiamati "Nodi", la faccia della cella "Maglia" e il susseguirsi di più nodi "Filare".
A seconda del tipo di particelle che formano un cristallo e le forze di attrazione tra queste, possiamo suddividere i cristalli in quattro categorie:
- Cristalli Ionici: formati da Anioni e Cationi tenuti insieme da forze elettrostatiche (cloruro di sodio).
- Cristalli Covalenti: formati da atomi legati tra di loro tramite legami covalenti (diamante).
- Cristalli Metallici: formati solo da cationi che mettono in comune tra loro elettroni di valenza in tutto il solido (oro e platino).
- Cristalli Molecolari: formati da molecole tenute assieme da forze deboli (ghiaccio).
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